La plastica fa ormai parte della nostra vita quotidiana e ha moltissimi impieghi nei più disparati settori, tanto che se dovesse scomparire da un giorno all’altro, ci ritroveremmo senza centinaia di oggetti di uso comune.

È un materiale in continua evoluzione, che è cambiato moltissimo nel corso degli anni. Forse per questo motivo lo riteniamo inconsciamente un materiale “recente”.

Ma sapete davvero quando nasce e quali sono le tappe più significative del suo percorso evolutivo?

Vediamole insieme.

1861-1862 - Alexander Parkes scopre e brevetta la Parkesine.

Le origini della plastica risalgono a quasi due secoli fa: la Parkesine (più nota poi come Xylonite) è considerata il primo tipo di termoplastica, che quindi diventa modellabile ad alte temperature e mantiene la forma data una volta raffreddata.

La parkesine è un tipo di celluloide, un materiale quindi semi-sintetico, ed è stato studiato per rimpiazzare materiali di origini animali molto rari e costosi, come l’avorio e la tartaruga.

In quegli anni viene utilizzata per produrre manici, scatole, bottoni, ma anche componenti che necessitano di essere flessibili, come i polsini e i colletti delle camicie.

È stata presentata al mondo per la prima volta durante l’Esposizione Internazionale di Londra nel 1862.

Benchè la Parkesine sia un’invenzione straordinaria, che porrà le basi per le scoperte seguenti nel campo della plastica, non ha avuto un grande successo commerciale.

1870 – i fratelli Hyatt brevettano la formula della celluloide.

Spinti da un concorso indetto da una fabbrica di biliardi di New York, che cercava un materiale meno costoso per produrre palle da biliardo (fino ad allora erano fatte in avorio), John Wesley e Isaiah Hyatt inventano questa nuova materia plastica, anch’essa semi-sintetica, che sarà la prima a essere prodotta industrialmente.

La celluloide, benché sia un materiale molto infiammabile e quindi con dei limiti di impiego, troverà ampio utilizzo nell’industria automobilistica, in quella militare, nella produzione di dischi, e nella produzione, nota a tutti, di pellicole cinematografiche.

1910 – Leo Baekeland brevetta la Bakelite.

Questa è la prima resina termoindurente di origine totalmente sintetica e avrà una grandissima diffusione e un vasto utilizzo.

La bakelite può essere colorata e permette di realizzare prodotti desiderabili a basso prezzo.

Questo la rende il materiale preferito, fino agli anni ’50 circa, per produrre piccoli elettrodomestici, giocattoli, pettini, gioielli di bigiotteria e oggetti di uso comune.

Emblematici sono i vecchi telefoni a rotella, che erano realizzati appunto in bachelite.

Successivamente dobbiamo ricordare due invenzioni di materiali molto conosciuti e ampiamente utilizzati anche ai giorni nostri.

Anche se è necessario aspettare ancora qualche anno per vedere il loro impiego massivo.

1912 - Fritz Klatte, scopre il processo per la produzione del polivinilcloruro (PVC)

1913 - Jacques Edwin Brandenberger inventa il Cellophane

Qui concludiamo il periodo della nascita della plastica, dove troviamo scoperte importanti, che troveranno la loro massima commercializzazione negli anni a seguire.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, la plastica inizierà davvero a entrare nella produzione industriale e a essere utilizzata nella quotidianità di tutti noi.

Ma questo lo vedremo meglio nella prossima puntata!