Intervista a Clelia Petri, Vicepresidente di Women In Plastics Italy e: come valorizzare il talento femminile nel settore gomma-plastica

Il racconto delle professioniste è fondamentale per promuovere un cambiamento reale nel mondo del lavoro. Dopo la prima intervista con la Presidente Miriam Olivi, prosegue il nostro viaggio tra le leader di Women in Plastics Italy: questa volta abbiamo incontrato la Vicepresidente Clelia Petri, che ci offre una prospettiva preziosa su rappresentanza, networking e crescita professionale nel settore delle termoplastiche.

Il comparto gomma-plastica, oggi al centro di profonde trasformazioni tecnologiche, ambientali, ma anche sociali e culturali, vede Women in Plastics Italy affermarsi come punto di riferimento per tutte le donne del settore, impegnandosi a promuovere inclusività, sostenibilità e valorizzazione delle competenze.

1. Come può l'associazione contribuire a migliorare la rappresentanza delle donne nel settore delle termoplastiche?

Le donne sono da sempre presenti e attive nel settore delle termoplastiche. Le nostre associate, infatti, hanno accumulato anni di esperienza, ma spesso hanno lavorato isolatamente, senza conoscere le altre professioniste del settore. L’associazione ha svolto un ruolo fondamentale nel dare visibilità a queste donne, facendo emergere la consapevolezza che non sono sole.
Attraverso la creazione di una rete di supporto, l’associazione Women In Plastics Italy offre a chi lo desidera l’opportunità di mettersi in mostra e di valorizzare le proprie competenze. La consapevolezza e la visibilità che promuoviamo sono essenziali per mettere in risalto i talenti delle nostre socie. Inoltre, ci impegniamo ad attrarre e coinvolgere altre donne che vogliono entrare nel settore, creando un ambiente inclusivo e stimolante.
Fino a oggi, un approccio poco attento alle diversità ha relegato molte donne in posizioni marginali. Tuttavia, l’associazione, attraverso modalità e temi trattati con un linguaggio inclusivo e sensibile all’universo femminile, può sicuramente favorire la loro emergenza, contribuendo a migliorare la loro presenza e rappresentanza nel settore delle termoplastiche.

2. Quali opportunità di crescita professionale vede per le donne nel settore delle termoplastiche e come l'associazione può supportarle in questo percorso?

È fondamentale partire dal presupposto che non esistono professioni “da donne” o “da uomini”: ogni individuo porta con sé competenze uniche e una diversità di esperienze e visioni. È innegabile che sia le donne che gli uomini possano contribuire in modo significativo alla crescita del nostro settore, soprattutto se si valorizzano le differenze.
Attualmente, il principale limite è rappresentato da una cultura e una visione miope che ancora persistono in alcune persone. Questo è ciò che emerge dai racconti delle nostre associate, le quali vedono in Women In Plastics Italy un luogo di confronto, scambio di esperienze e supporto per il cambiamento.
L’associazione si propone di supportare le donne attraverso diverse azioni. In primo luogo, si pone come un driver di cambiamento culturale, incoraggiando le aziende che desiderano associarsi come soci sostenitori a non solo sottoscrivere il manifesto, ma anche a dimostrare, anno dopo anno, gli sforzi compiuti per raggiungere una reale parità di genere all’interno dell’ambiente di lavoro.
In secondo luogo, intende essere un luogo di confronto, dove chi è riuscita ad affermarsi possa condividere la propria esperienza e la propria storia, fungendo da stimolo per coloro che necessitano di supporto e conforto. Inoltre, offriamo una serie di opportunità di crescita professionale e personale, progettate in base alle esigenze delle nostre associate. I corsi su leadership, empowerment, dinamiche negoziali e gestione del tempo sono tra i più richiesti e frequentati, dimostrando l’interesse e la necessità di tali iniziative.

3. In che cosa consistono e che valore aggiunto possono portare le vostre attività di networking tra gli associati?

Le donne nel nostro settore si dedicano al lavoro con grande impegno, professionalità e pragmatismo, ma spesso non hanno l’opportunità (o il tempo) di confrontarsi con colleghe al di fuori del loro stretto contesto operativo. Uno degli obiettivi principali dell’associazione è facilitare la conoscenza reciproca, facendo comprendere alle associate che non sono “sole”. Vogliamo promuovere interscambi personali e professionali, creando una rete di conoscenze all’interno del settore, priva di vincoli gerarchici o di competenze.
Questa rete è “democratica” piuttosto che “meritocratica”, dove chi ha più esperienza può supportare e guidare chi ne ha meno. In questo modo, il confronto diventa un vero e proprio processo di crescita libera e condivisa.
Attraverso momenti di incontro, sia formali che informali, organizzati dall’associazione, le donne hanno l’opportunità di incontrarsi, conoscersi e confrontarsi, senza barriere legate a ruoli, età o aziende. È un ambiente in cui raccontarsi, creando dinamiche di networking che generano interazioni significative e virtuose.

L’incontro con Clelia Petri ha evidenziato come la rete, il confronto e la valorizzazione delle diversità siano elementi chiave per rafforzare la presenza femminile e promuovere un cambiamento concreto nel settore delle termoplastiche. Il contributo delle donne, sostenuto dalle attività di Women In Plastics Italy, è sempre più determinante per costruire ambienti di lavoro inclusivi e favorire nuove opportunità di crescita personale e professionale.

Continueremo questo percorso di approfondimento con la Vicepresidente Erica Canaia, che ci parlerà di innovazione, sostenibilità e delle prospettive future per il settore gomma-plastica. Restate con noi per scoprire altre storie, idee e buone pratiche che stanno trasformando il settore.