I filati sintetici come il poliestere, il nylon e l’elastan sono pilastri dell’industria tessile moderna, apprezzati per le loro performance, versatilità e convenienza.

Ci è già capitato di pubblicare un articolo dove abbiamo esaminato alcune delle fake news più comuni sulla plastica, fornendo informazioni accurate per una migliore comprensione di questo materiale. Continuiamo la nostra missione di confutare false verità e pregiudizi sulla plastica, affrontando nuovi falsi miti che circondano questo materiale versatile.

Falso Mito 1: la plastica impiega migliaia di anni per decomporsi.

Verità: i tempi di decomposizione della plastica variano notevolmente a seconda del tipo di plastica e delle condizioni ambientali. Tuttavia, è vero che molte plastiche tradizionali possono persistere nell’ambiente per lunghi periodi se non vengono smaltite correttamente. La soluzione è promuovere il riciclo e lo smaltimento responsabile.

Falso Mito 2: la plastica è tossica per il nostro organismo.

Verità: non tutte le plastiche sono tossiche. Le plastiche per uso alimentare, come ad esempio il PET, sono sottoposte a rigorosi test di sicurezza e sono considerate sicure per il contatto con gli alimenti. Tuttavia, è importante utilizzare le plastiche in modo appropriato, seguendo le indicazioni del produttore.

Falso Mito 3: la plastica è il principale responsabile del cambiamento climatico.

Verità: sebbene la produzione e lo smaltimento della plastica contribuiscano alle emissioni di gas serra, non sono i principali responsabili del cambiamento climatico. Secondo i dati dell’UE, gli imballaggi in plastica sono responsabili solo dello 0,6% dell’impronta di carbonio di una persona. Altri fattori, come il traffico, la produzione di energia e l’agricoltura, hanno un impatto molto più significativo.

Anzi, alcuni materiali sostitutivi della plastica, come il vetro, generano, in fase di produzione e trasporto, emissioni di CO2 fino a 10 volte maggiori: le reali responsabili del cambiamento climatico.

Falso Mito 4: la plastica riciclata è di qualità inferiore rispetto alla plastica vergine.

Verità: la plastica riciclata può avere proprietà simili alla plastica vergine, a seconda del processo di riciclo e del tipo di plastica. Le tecnologie di riciclo avanzate, e i cicli di riciclo dedicati a uno stesso materiale, come ad esempio il ‘Bottle to Bottle’, consentono di ottenere plastica riciclata di alta qualità, adatta a molteplici applicazioni. Molte aziende stanno aumentando l’uso di plastica riciclata nei loro prodotti, contribuendo alla riduzione dei rifiuti e alla conservazione delle risorse.

Falso Mito 5: la plastica riciclata non può andare a contatto con gli alimenti.

Verità: la plastica riciclata può essere utilizzata per produrre imballaggi alimentari, a condizione che rispetti rigorosi standard di sicurezza e purezza. Il processo di riciclo delle plastiche destinate al contatto con gli alimenti è altamente regolamentato e prevede passaggi specifici per garantire la rimozione di contaminanti e impurità. La plastica riciclata utilizzata per gli imballaggi alimentari deve essere conforme alle normative europee sulla sicurezza alimentare, come il regolamento (CE) n. 1935/2004 e il regolamento (UE) n. 10/2011.

Continuando a sfatare i falsi miti sulla plastica, possiamo promuovere una maggiore consapevolezza e prendere decisioni informate riguardo all’uso e allo smaltimento di questo materiale. Riconoscendo i fatti e separandoli dalle fake news, possiamo affrontare in modo efficace le sfide legate alla plastica e trovare soluzioni sostenibili. Attraverso l’innovazione, l’educazione e la collaborazione, possiamo sfruttare i vantaggi della plastica riducendo al minimo il suo impatto ambientale e costruendo un futuro più sostenibile per tutti.