Gli imballaggi in plastica nel confezionamento alimentare aiutano a ridurre lo spreco di cibi e bevande del 50%

Gli imballaggi in plastica svolgono un ruolo cruciale nella lotta contro lo spreco alimentare. Secondo i dati riportati da Raccoltalagiusta.it, nei paesi che fanno un uso limitato o nullo degli imballaggi, lo spreco alimentare può raggiungere il 50% o addirittura superarlo.

La FAO stima che nel mondo vengano sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti all’anno, per un valore di 1000 miliardi di dollari. In altre parole, un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano finisce nella spazzatura.

Tuttavia, grazie agli imballaggi in plastica, è possibile prolungare significativamente la durata dei prodotti alimentari. Ad esempio, pochi grammi di film plastico possono quadruplicare la vita di un broccolo, mentre 10 grammi di un film multistrato possono estendere la durata della carne da alcuni giorni a oltre una settimana.

In Italia, lo spreco alimentare vale ben 15 miliardi di euro all’anno, di cui 11,8 miliardi sono attribuibili allo spreco domestico. Grazie all’innovazione tecnologica, sono stati sviluppati materiali di imballaggio che consentono una migliore e prolungata conservazione degli alimenti senza l’utilizzo di conservanti.

Oltre a contrastare lo spreco, gli imballaggi in plastica garantiscono la protezione del contenuto e l’igiene, tutelando la salute delle persone. Inoltre, facilitano il trasporto e la movimentazione delle merci, riducendo i carichi e il numero di viaggi necessari.

In conclusione, gli imballaggi in plastica rappresentano un alleato fondamentale nella lotta contro lo spreco alimentare e nella promozione di un sistema alimentare più sostenibile ed efficiente.