COREPLA, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, ha pubblicato il suo rapporto di sostenibilità 2023 che fotografa l’andamento della filiera italiana del riciclo della plastica nell’anno citato. L’Italia si conferma un’eccellenza europea nel settore, con numeri in crescita sia per la raccolta differenziata che per il riciclo effettivo degli imballaggi in plastica.

Quantità di imballaggi immessi al consumo:

Partiamo dai dati di partenza: nel 2023 sono stati immessi al consumo in Italia circa 2,26 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica, in leggero calo (-3,6%) rispetto ai 2,35 milioni del 2022. Di questi, 1,87 milioni rientrano nell’ambito di competenza di COREPLA.

La maggior parte (67,6%) sono imballaggi primari, destinati al consumatore finale, mentre il 25,4% sono imballaggi terziari da trasporto e il restante 7,1% imballaggi secondari. Come tipologia di polimeri, il 43% è polietilene (PE), seguito dal PET (25%) e dal polipropilene (19%).

Raccolta differenziata in crescita:

Nel 2023 sono state raccolte complessivamente ben 1.284.001 tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica. Questo quantitativo proviene dai 7.242 comuni italiani convenzionati con il consorzio, pari al 92% del totale dei comuni.

La raccolta è aumentata del 2,8% rispetto al 2022, proseguendo la tendenza positiva iniziata già da diversi anni.

Cresce anche il riciclo:

Degli imballaggi in plastica raccolti, ben 741.041 tonnellate sono state effettivamente avviate a riciclo nel 2023, con un incremento del 3,5% rispetto alle 716.000 tonnellate del 2022. Anche questo dato conferma un andamento in continua crescita da diversi anni. Complessivamente, considerando anche il recupero energetico, nel 2023 sono state recuperate 1.254.370 tonnellate di imballaggi, pari a circa il 67% degli imballaggi immessi al consumo.

Il riciclo è stato effettuato negli 84 impianti specializzati presenti sul territorio nazionale, passando attraverso le 120 piattaforme e i 32 centri di selezione che separano le varie tipologie di imballaggi.

Benefici ambientali del riciclo:

Il riciclo di 741.000 tonnellate di imballaggi in plastica nel 2023 ha consentito di risparmiare l’utilizzo di oltre 533.000 tonnellate di materia prima vergine e di circa 11.150 GWh di energia primaria. È stata inoltre evitata l’occupazione di quasi 40 milioni di metri cubi di discarica.

Ma il beneficio più rilevante è in termini di emissioni di gas serra evitate: complessivamente il riciclo degli imballaggi nel 2023 ha permesso di evitare l’emissione di ben 901.909 tonnellate di CO2 equivalente. Un contributo significativo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Inoltre, attraverso i processi di recupero energetico (a cui sono state avviate le 513.329 tonnellate non riciclate) sono stati prodotti 40 GWh di energia elettrica e 83 GWh di energia termica.

Gli imballaggi più riciclati:

Tra le varie tipologie di imballaggi in plastica, il primato del riciclo spetta alle bottiglie in PET, comunemente utilizzate per le bevande: circa il 90% delle bottiglie raccolte viene riciclato per produrre nuove preforme in PET. Alta anche la percentuale di riciclo per flaconi e taniche in polietilene ad alta densità (HDPE), riciclati in granulo per nuovi contenitori rigidi.

Più complesso il riciclo di imballaggi flessibili multistrato (es. buste e film), ma anche in questo caso sono stati fatti importanti passi avanti, con la produzione di granuli e manufatti per vari usi, soprattutto nel comparto dell’arredo urbano.

Il ruolo dell'eco-design:

COREPLA mette in evidenza anche l’importanza crescente dell’eco-design degli imballaggi per facilitare il loro avvio a riciclo. Dal rapporto emerge come sempre più aziende produttrici stiano adottando le linee guida sull’eco-design predisposte dal consorzio. L’obiettivo è rendere gli imballaggi sempre più “circolari” fin dalla loro progettazione, semplificando la composizione e rendendo più facile la selezione e le successive fasi di riciclo.

La filiera del riciclo:

A supporto di questi risultati c’è una filiera del riciclo degli imballaggi che in Italia coinvolge migliaia di operatori: oltre 2000 aziende produttrici e trasformatrici di imballaggi e materie prime plastiche, 120 piattaforme di raccolta, 32 centri di selezione, 84 impianti di riciclo e 100 aziende che preparano e utilizzano i combustibili prodotti dai residui non riciclabili.

L’insieme di questi attori garantisce il funzionamento di un sistema integrato di gestione dei rifiuti di imballaggio in plastica che fa dell’Italia un modello a livello europeo.

In conclusione il rapporto di sostenibilità 2023 di COREPLA mostra come la filiera italiana del riciclo degli imballaggi in plastica, nonostante le difficoltà del contesto economico, abbia continuato a crescere nell’ultimo anno. La raccolta differenziata ha raggiunto un nuovo record e il tasso di riciclo degli imballaggi raccolti si conferma a livelli molto elevati.

Dietro questi numeri c’è un intenso lavoro di coordinamento e collaborazione tra il consorzio, le aziende produttrici, gli enti locali e i cittadini. Un impegno congiunto che punta a fare dell’economia circolare non solo un obiettivo, ma una realtà sempre più consolidata.

Restano sfide importanti per i prossimi anni: aumentare ulteriormente i quantitativi di imballaggi avviati a riciclo, migliorare la qualità dei materiali raccolti, coinvolgere i cittadini in modo sempre più capillare ed efficace. Ma i risultati del 2023 mostrano che la strada è quella giusta e il percorso di sostenibilità intrapreso dalla filiera italiana degli imballaggi in plastica è irreversibile.