Un commento che riceviamo spesso dagli utenti che interagiscono con i nostri account social è ‘LA PLASTICA VA ELIMINATA!’.

Ci sono persone che infatti si augurano il ritorno a un’era pre-plastica, credendo che la sola esistenza di questo materiale sia la causa diretta dell’inquinamento ambientale del nostro Pianeta.

Questa affermazione non tiene però conto di un fatto molto importante, ovvero che quando la plastica ancora non esisteva, la società era profondamente diversa da quella attuale.

Stiamo parlando degli anni precedenti al boom economico, dove i consumi erano ancora legati a una produzione locale, dove i progressi in campo tecnologico erano limitati, così come quelli in campo medicale, gli spostamenti delle persone erano ridotti, l’automobile era ancora poco diffusa e l’aereo un mezzo di trasporto riservato a pochissimi, e naturalmente non era ancora avvenuta la rivoluzione di internet e l’invenzione dei devices a esso connessi.

La plastica è largamente diffusa in tutti i settori chiave che abbiamo sommariamente elencato.

Non solo, in molti casi è stato proprio questo nuovo materiale che ha permesso l’attuarsi di alcuni progressi scientifici e tecnologici che hanno profondamente cambiato, e migliorato, le nostre vite.

Sarebbe quindi oggi possibile un mondo senza plastica?

La risposta che viene naturale dare è ‘no’. Ad oggi non esiste un materiale sostitutivo valido per tutti i suoi impieghi, né per caratteristiche, né per sostenibilità ambientale.

Ma se fosse possibile invertire la rotta, vorremmo davvero vivere in un mondo senza plastica?

Proviamo a vedere solamente 3 dei macro cambiamenti ai quali saremmo sottoposti, se la plastica non ci fosse.

1. La sanità.

Gli apparecchi medicali realizzati in plastica sono moltissimi e sono così diffusi perché sono leggeri, facili da usare, ma soprattutto igienici.

In questo campo l’impiego della plastica ha davvero fatto la differenza e ha permesso di migliorare considerevolmente le cure mediche e di alzare gli standard delle terapie alle quali possiamo affidarci.

Basti pensare alla rivoluzione delle siringhe di plastica usa e getta, che hanno sostituito quelle in vetro, ponendo fine alla possibile trasmissione di tutti quei virus e batteri non eliminabili con la bollitura.

2. I trasporti.

Oggi siamo abituati a spostarci molto e in modo agevole, per lavoro, ma anche per il puro piacere di viaggiare.

Siamo in media quasi tutti possessori di un’automobile, confortevole e scattante, usufruiamo di autobus e metropolitana, abbiamo almeno una volta preso l’aereo.

Tutto questo senza plastica, non sarebbe così facile.

La plastica infatti è largamente impiegata nei trasporti e nell’automotive, perché è resistente, leggera ed economica.

Se non ci fosse i mezzi di trasporto peserebbero enormemente di più, non garantendo gli standard di usabilità e velocità a cui siamo abituati, e soprattutto sarebbero sensibilmente più costosi, rendendo gli spostamenti un beneficio destinato ai ricchi, proprio come una volta.

3. I devices tecnologici.

Smartphones, PC, computers, televisori, cuffie, ricevitori bluetooth, e tutti gli oggetti di questo tipo, che sono entrati a far parte della nostra vita e del nostro lavoro, senza plastica non esisterebbero.

Gran parte dei loro componenti è infatti in plastica, per le sue caratteristiche di resistenza, modellabilità e leggerezza.

Saremmo disposti a rinunciarci?

Ma soprattutto, è davvero necessario rinunciare a tutti i progressi visti finora per ridurre l’impatto ambientale della plastica sul nostro Pianeta?

Noi crediamo sempre che una gestione consapevole della plastica e il suo inserimento in un processo di economia circolare, la rendano una risorsa importante, maggiormente sostenibile per l’ambiente ed enormemente utile alla nostra esistenza.