Le bottiglie di plastica in PET, e ancora meglio quelle realizzate in PET riciclato, sono più sostenibili delle bottiglie in vetro, sia di quelle a perdere che di quelle da restituire su cauzione.
Siamo sicuri che questa affermazione sorprenderà molti di voi lettori.
La contestazione che riceviamo più frequentemente sotto ai nostri post, e che sentiamo ripetere più spesso anche offline, è che la plastica andrebbe sostituita con il vetro.
Questa sembra essere la soluzione più quotata dall’opinione pubblica per contrastare i problemi di inquinamento ambientale e marino generati dallo scorretto conferimento dei rifiuti plastici.
La plastica è innegabilmente uno dei materiali più utilizzati per il packaging e soprattutto per il confezionamento alimentare e del beverage, sappiamo ormai che le sue caratteristiche la rendono perfetta per questo impiego.
È un fatto che, soprattutto nei paesi dove mancano un corretto trattamento dei rifiuti, le infrastrutture per avviare a riciclo la plastica e soprattutto politiche di educazione all’importanza del riciclo, la plastica finisca nelle discariche, o che, peggio, venga abbandonata nell’ambiente e arrivi fino alla acque oceaniche. Andando così a creare e ad alimentare un problema di inquinamento marino e del suolo, giustamente molto sentito.
È diventato quindi urgente trovare una soluzione a questa situazione, ma sostituire le confezioni di plastica con il vetro, è davvero la scelta giusta?
Sembrerebbe in realtà di no.
Considerando le diverse fasi del ciclo di vita di entrambi i materiali, studi scientifici come Plastic or glass: a new environmental assessment with a marine litter indicator for the comparison of pasteurized milk bottles (autori: Roberta Stefanini, Giulia Borghesi, Anna Ronzano, Giuseppe Vignali. Anno 2020), mostrano come l’impatto sul pianeta sia notevolmente minore per le bottiglie in PET e in PET riciclato.
Quando parlano di ‘impatto sul pianeta’, questi studiosi considerano diversi aspetti ambientali: il riscaldamento globale, la riduzione dello strato di ozono, l’acidificazione terrestre, la scarsità di risorse fossili, il consumo di acqua e la tossicità cancerogena per l’uomo, e per tutti sembra che le bottiglie in PET e in PET riciclato siano una soluzione più sostenibile del vetro.
Cerchiamo di approfondire meglio come è stata condotta questa analisi e quali sono i risultati che mostra.
Lo studio sopra citato si è concentrato sulla comparazione tra le bottiglie in PET e le bottiglie in vetro utilizzate per contenere 1 litro di latte. L’analisi ha considerato l’intero ciclo di vita del prodotto e del processo di produzione, considerando quindi l’impatto ambientale dall’estrazione della materia prima necessaria, alla fabbricazione, alla distribuzione e utilizzo del prodotto, fino al suo smaltimento finale.
Il vetro risulta più impattante in fase di produzione, poiché richiede alte temperature per la fusione e la lavorazione. Questo forse è il fatto più noto alla maggior parte di noi.
La ricerca però ha considerato anche la possibilità di riciclare o riutilizzare il vetro, e quella di riciclare il PET.
Da qui arriva il dato più interessante e per molti di voi inaspettato: è risultato, infatti, che la sterilizzazione e l’asciugatura a cui devono essere sottoposte le bottiglie di vetro per essere nuovamente utilizzate, sono fasi molto impattanti, senza parlare del suo riciclaggio, che implica la fusione del vetro e la formazione di una nuova bottiglia, con largo consumo di calore ed energia.
È quindi conveniente in termini ambientali riutilizzare le bottiglie di vetro?
Sicuramente è più utile rispetto a riciclarle, ma la ricerca mostra che a confronto, incrementare il riciclo delle bottiglie in PET, porta un beneficio molto maggiore: una bottiglia di vetro dovrebbe essere riutilizzata 20 volte per equiparare i benefici di riciclare il PET (cosa difficile da realizzarsi, visto che il riuso della bottiglia di vetro si esaurisce mediamente dopo 8 cicli).
Ad incidere negativamente sulla sostenibilità della bottiglia in vetro, contribuiscono inoltre il suo peso e la sua fragilità.
Il primo si riflette su trasporti più pesanti e frequenti, con emissioni maggiori di CO2 nell’atmosfera; il secondo sulla necessità di più packaging secondario utilizzato per imballare le bottiglie di vetro.
E per quanto riguarda l’inquinamento ambientale da plastica o da vetro?
Secondo le statistiche la presenza di bottiglie di plastica abbandonate è maggiore rispetto a quelle di vetro, e per quanto riguarda la capacità di degradarsi di questi due materiali, una bottiglia in PET impiega circa 400 anni e una bottiglia di vetro circa 4.000 anni.
Le conclusioni dello studio tengono a sottolineare che l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente o il loro sbagliato conferimento, dipendono da un nostro comportamento, e non dalle caratteristiche del materiale o del prodotto fatto di plastica.
Considerati tutti questi fattori, i risultati della ricerca scientifica presa in esame mostrano come le bottiglie di PET riciclato siano le più sostenibili, seguite dalle bottiglie di PET, al terzo posto dalle bottiglie in vetro riutilizzabili e per ultime dalle bottiglie in vetro a perdere.
Questa conclusione apre le porte a interessanti riflessioni collaterali, su come sia più utile investire nel riciclo della plastica e nei materiali plastici riciclati, piuttosto che pensare a una loro sostituzione con il vetro.
Inoltre, su come rendere consapevoli le persone sull’importanza del riciclo, educarle a gestire la plastica in maniera consapevole, e perfino incentivarle a un corretto conferimento dei rifiuti, siano le soluzioni più efficaci per ridurre l’inquinamento dei nostri mari.
Come diciamo spesso anche noi, con i nostri comportamenti possiamo rendere la plastica una risorsa preziosa.
FONTI DATI
Plastic or glass: a new environmental assessment with a marine litter indicator for the comparison of pasteurized milk bottles. Autori: Roberta Stefanini, Giulia Borghesi, Anna Ronzano, Giuseppe Vignali. Anno 2020