I benefici ambientali, diretti e indiretti che derivano dal recupero della plastica sono numerosi.
Vogliamo oggi concentrarci solo su un aspetto, e osservare, nello specifico, come la plastica impatta sul clima, se il riciclo della plastica può contribuire al miglioramento delle condizioni climatiche, e in che modo.
Spesso si pensa che eliminare gli imballaggi in plastica possa aiutare a proteggere il clima, vediamo insieme se è corretto o se è una credenza erronea.
Iniziamo con il dire che gli imballaggi in plastica sono responsabili solo di una piccola parte dell’impronta di CO2 di una persona.
Nell’UE, ogni persona è responsabile di circa 8,4 tonnellate di CO2. Rispetto al traffico, all’energia e all’alimentazione, gli imballaggi sono responsabili solo di una quota minima – pari allo 0,6%.
Un volo di andata e ritorno da Vienna a Maiorca causa il rilascio di una quantità di CO2 pari a quella rilasciata dall’uso degli imballaggi di plastica per 11 anni circa!
Fonti: Agenzia europea dell’ambiente, 2017; CO2 equivalente, calcolatore myclimate, 2.900 km in classe Economy, andata e ritorno, 1 persona
Gli imballaggi di plastica, inoltre, hanno nella maggior parte dei casi un bilancio di CO2 migliore rispetto alle alternative in vetro o metallo.
Grazie al peso ridotto, la plastica causa l’emissione di meno CO2 nell’intero ciclo di vita rispetto ad altri materiali da imballaggio:
– Meno CO2 rispetto agli altri materiali di imballaggio nel trasporto
– Meno CO2 rispetto agli altri materiali di imballaggio nella produzione. Ad esempio, una bottiglia di aranciata PET da 0,5 litri produce ad esempio circa 80 g di CO2 nella produzione, mentre una bottiglia di aranciata di vetro da 0,5 litri produce circa 274 g di CO2.
Le bottiglie di vetro a perdere producono addirittura 10 volte più gas serra, rispetto alle bottiglie in PET riutilizzabili. Questo perché per produrre il vetro è necessario un grande dispendio di energia, visto che il vetro fonde a una temperatura superiore al 1000°C. Ed è necessario anche il 40% di carburante in più per trasportare bottiglie in vetro, anziché in plastica.
Se poi proseguiamo nell’analisi, e ragioniamo in termini di plastica riciclata, che è l’obiettivo verso cui tutti tendiamo, i dati sono ancora migliori.
Teniamo in considerazione che durante la produzione del PET riciclato, per intenderci quello delle bottiglie per le bevande, viene generato solo un decimo delle emissioni di gas serra rispetto a quanto accade con il materiale vergine.
Il riciclo della plastica ci permette di risparmiare 1,535 kg di CO2 per kg di prodotto, contribuendo così a contrastare l’aumento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Il riciclaggio ha quindi un enorme potenziale e può contribuire notevolmente al raggiungimento degli obiettivi climatici.
Parlando di numeri concreti, secondo i dati Corepla del 2020, il riciclo della plastica in Italia, ci ha permesso di evitare 906.000 tonnellate di emissioni di Co2.
A cosa corrispondono questi numeri? Ad esempio alle emissioni di 43.000 voli Milano-Abu Dhabi!
È semplice arrivare alla conclusione che avviare la plastica al corretto riciclo, e impiegare la plastica riciclata negli imballaggi, ha delle ricadute positive dirette sull’ambiente in termini di clima.
Questo è uno degli aspetti per cui molte aziende utilizzano PET riciclato nel loro packaging, aumentando di anno in anno la sua quota.
Soprattutto nelle aziende dove gli imballaggi in PET pesano molto, come per esempio le aziende di beverage, aumentare la quota di plastica riciclata incide proporzionalmente su una riduzione delle loro emissioni di carbonio.
In questa direzione stanno andando aziende top player, come Henkel, Coca Cola, San Pellegrino, solo per citarne alcune.
La plastica è cambiata, le aziende che la utilizzano sono cambiate, per cambiare il suo impatto sul nostro pianeta.