La plastica: tipologie, opportunità e curiosità

A metà del 1800 è comparsa per la prima volta la plastica: un materiale rivoluzionario per l’epoca, pratico e capace di resistere a lungo. Oggi è entrata nella nostra quotidianità, ma molti di noi non sanno che grazie alla plastica possiamo:

  • Avere accesso all’acqua pulita;
  • Conservare correttamente bevande e alimenti;
  • Ottenere energie rinnovabili.

La plastica ha un ciclo di vita lunghissimo e ha reso le nostre vite più sicure e facili. Questo materiale deriva da sostanze chimiche ottenute nello specifico da gas e petrolio; ne esistono poi delle variazioni più bio, che nascono dal mais e dal cotone.

Oggi le nazioni di tutto il mondo hanno a cuore il benessere climatico e richiedono alle aziende produttrici di investire nei reparti di ricerca e sviluppo. L’obiettivo? Realizzare delle nuove versioni di plastica derivate da: oli riciclati, plastiche secondarie, biomasse e CO2.

Per capire questo materiale dobbiamo individuare due macro categorie importantissime: Termoplastiche e Termoindurenti. Vediamole insieme:

Le termoplastiche

In questo gruppo troviamo tutte quelle plastiche “modellabili”, cioè in grado di fondersi ad alte temperature e indurire se raffreddate. Dei materiali reversibili che subiscono dei continui sbalzi termici. Nel dettaglio:

  • Polietilene (PE)
  • Polipropilene (PP)
  • Cloruro di polivinile (PVC)
  • Polietilene tereftalato (PET)
  • Polistirolo (PS)
  • Polistirene espanso (EPS)
  • ABS
  • SAN
  • Poliammidi (PA)
  • Policarbonato (PC)
  • Polimetilmetacrilato (PMMA)
  • Elastomeri termoplastici (TPE)
  • Poliarilsulfone (PSU)
  • Fluoropolimeri
  • PEEK
  • POM
  • PBT
  • EVOH
  • Etc.

I termoindurenti

Qui la plastica dopo essere stata sottoposta ad alte temperature subisce una trasformazione chimica che dà forma ad una rete tridimensionale. Questo processo evolutivo del materiale lo rende immutabile.

  • Poliuretano (PUR)
  • Poliesteri insaturi
  • Resine epossidiche 9 Resine melaminiche
  • Vinilici esteri
  • Silicone
  • Fenolo- resina formaldeide
  • Urea – resina formaldeide
  • Resine fenoliche
  • Resine acriliche
  • Etc.

Quali sono i benefici della plastica

Nel corso dell’ultimo secolo, la plastica ha offerto soluzioni innovative ai bisogni e alle sfide in continua evoluzione della società. Versatili, durevoli e incredibilmente adattabili, le materie plastiche sono una famiglia di materiali notevoli con scienza e innovazione nel loro DNA.

Per questi motivi risulta sempre più importante oggi riciclare la plastica per continuare ad utilizzare questo materiale in modo sostenibile per l’ambiente.

Chi sono i key players del settore?

  • I produttori delle materie plastiche;
  • I trasformatori;
  • I riciclatori;
  • I produttori di macchinari per la lavorazione del materiale.

La plastica dà lavoro a oltre 1.5 milioni di persone e contribuisce di 2.4% nel PIL. Le aziende del settore sono 55.000 circa e generano un flusso di denaro pari a 350 miliardi di euro. Tutte le realtà che lavorano la plastica hanno come obiettivo comune quello di recuperarla, perchè risorsa preziosa.

Oggi a livello mondiale le iniziative a favore del recupero della plastica e ad un suo uso "creativo" sono molte. Ad esempio:

+ ricicli + viaggi

Coripet in collaborazione con il comune di Roma ha ideato il progetto “+ RICICLI + VIAGGI” che prevede l’installazione di eco-compattatori nelle metro della Capitale con l’obiettivo di raccogliere e riciclare bottiglie PET. Per ogni bottiglia in plastica PET raccolta e riciclata è previsto in cambio un ecobonus per l'acquisto di un titolo di viaggio ATAC. L’iniziativa ha trovato il consenso entusiasta dei cittadini: infatti solo nei primi 8 mesi di progetto sono state riciclate 2,8 milioni di bottiglie PET.


Plastica come forma di pagamento

Nella metropolitana di Pechino sono state installate delle macchinette che permettono ai viaggiatori di usare le bottiglie vuote di plastica come forma di pagamento. Una soluzione che incentiva il riciclo e protegge l’ambiente.


Proteggere l’acqua dalle radiazioni solari

Nel 2007 a Los Angeles nella riserva idrica di Ivanhoe Reservoir sono state installate 400 mila sfere di plastica (10 cm di diametro) al fine di proteggere l’acqua dalle radiazioni solari. Le palline riflettono la luce del sole e impediscono la reazione di due particelle, il bromuro e il cloro.

+ ricicli + viaggi

Coripet in collaborazione con il comune di Roma ha ideato il progetto “+ RICICLI + VIAGGI” che prevede l’installazione di eco-compattatori nelle metro della Capitale con l’obiettivo di raccogliere e riciclare bottiglie PET. Per ogni bottiglia in plastica PET raccolta e riciclata è previsto in cambio un ecobonus per l'acquisto di un titolo di viaggio ATAC. L’iniziativa ha trovato il consenso entusiasta dei cittadini: infatti solo nei primi 8 mesi di progetto sono state riciclate 2,8 milioni di bottiglie PET.


Plastica come forma di pagamento

Nella metropolitana di Pechino sono state installate delle macchinette che permettono ai viaggiatori di usare le bottiglie vuote di plastica come forma di pagamento. Una soluzione che incentiva il riciclo e protegge l’ambiente.


Proteggere l’acqua dalle radiazioni solari

Nel 2007 a Los Angeles nella riserva idrica di Ivanhoe Reservoir sono state installate 400 mila sfere di plastica (10 cm di diametro) al fine di proteggere l’acqua dalle radiazioni solari. Le palline riflettono la luce del sole e impediscono la reazione di due particelle, il bromuro e il cloro.


PET: caratteristiche e opportunità

Il PET è uno dei materiali plastici più comuni e usati: il primo passo per renderlo una risorsa cruciale è quello di riciclarlo e trasformarlo in R-PET.

Tutto sta a noi, alla raccolta differenziata e soprattutto alla restituzione delle bottiglie vuote.

Ma come funziona il processo di recupero della plastica?

Il primo passaggio prevede una selezione meccanica, per poi passare alla sua pulitura, al filtraggio e infine alla separazione da altri residui non riciclabili.

Un sistema virtuoso che dà vita ad altri materiali, tra cui anche il PET, quello più richiesto a livello mondiale.

La bottiglia PET: le sue caratteristiche

Per avere un prodotto Pet è necessaria l’esterificazione di glicol etilenico e acido tereftalico (PTA), che viene sottoposto a pressione moderata (2,5 -5,5 bar) e ad alte temperature (230 -270 C°). L’acqua che si forma viene rimossa di continuo.

Il PET è un materiale straordinario e igienico, grazie alla sua capacità di proteggere la formula all’interno (farmaco, cosmetico e alimento). Inoltre è pratico, leggero e facilmente richiudibile.

Le virtù del PET

Oggi più che mai è importante incentivare l’utilizzo delle bottiglie PET. I suoi vantaggi sono innumerevoli: porta ad una riduzione di circa 138.000 tonnellate di gas serra (CO2), aiuta a risparmiare il 50% di energia (emessa di solito nei processi di incenerimento e nella produzione), determina un calo di 43 milioni di litri di petrolio.

Il ciclo di vita del PET è infinito: si può sempre riutilizzare e può assumere nuove forme come tubi, pellicole o tessuti. Inoltre il packaging vuoto del PET, se incenerito, diventa elettricità o riscaldamento.

Infine, il PET richiede un dispendio di energia e risorse minore nel suo processo di riciclo in confronto ad altri materiali come, ad esempio, il vetro. Quest’ultimo infatti ha bisogno di raggiungere una temperatura compresa tra i 425° e i 600°C per essere riciclato, determinando una maggiore emissione di CO2.

Tra le iniziative volte a far conoscere questo materiale innovativo, segnaliamo quello di “End Waste Recycle the 1”. Una campagna pubblicitaria voluta da Petcare Europe che coinvolge Francia, Germania e Regno Unito e permette una raccolta dati utile a capire la percezione del pubblico verso il PET.

Le bottiglie PET sono al centro di un’economia circolare sempre più forte a livello internazionale e mettono le basi per un futuro: più sicuro, innovativo e sostenibile.

La plastica è alleata dell’ambiente ed è cambiata.


Costumi di scena e vasi di design: le mille possibilità del riciclo della plastica

La plastica è una costante delle nostre vite: la troviamo a casa, al supermercato e  a lavoro. Un materiale che dura e resiste nel tempo (50 anni circa). Quando ne consumiamo il contenuto, il packaging di plastica viene gettato nel contenitore apposito e da qui ha tre possibili destini:

  • Discarica;
  • Energia;
  • Riciclo

L’obiettivo primario è quello di recuperare il maggior numero di plastica in modo da darle nuova esistenza. In questo articolo raccontiamo due esempi di “nuova vita della plastica” nel campo dell’abbigliamento e del design.

Dalla plastica alla danza

Un modo intelligente di riusare la plastica lo ha proposto Helen Banks, stilista residente a Manchester. Etica e sensibilità ambientale la contraddistinguono. Helen e sua figlia hanno ideato una serie di capi per la danza classica prodotti con il filato Econyl, un tessuto che nasce dai rifiuti gettati in discarica e da quelli industriali. Completi confortevoli che stanno raccogliendo un consenso sempre più forte in Inghilterra, dalla ballerina di danza classica Mayara Magri alla Royal Ballet School.

Photographer Johnny Oakes

Dalla plastica al design

Il nord Europa è molto attento alla situazione climatica e si impegna ogni giorno per cercare e proporre nuove soluzioni per il rispetto dell’ambiente. L’iniziativa promossa da Sabato si inserisce in quest’ottica: il noto magazine belga ha coinvolto i due studi di architettura House of Dus e Aectual in un progetto di ideazione di una limited edition di vasi, partendo dagli scarti di plastica recuperati nelle spiagge e nei mari.

Oggetti di design che esteticamente ricordano dei noti molluschi, le cozze. Vasi dipinti a mano con delle striature bianche e nere, realizzati con una macchina 3D. Questi prodotti di plastica riciclata combinano innovazione ed eleganza e sono in vendita fino al 30 Settembre 2021.

Gli esempi presentati in questo articolo mostrano come la plastica sia versatile e dia un forte contributo in ambito ambientale. Piccoli gesti che possono fare la differenza. Ogni singolo packaging di plastica può diventare una risorsa importante per la società e l’ambiente.