Sicuramente negli ultimi anni è cresciuta, per nostra fortuna, l’attenzione verso tematiche ambientali, che riguardano lo stato di salute del nostro pianeta, e affrontano temi fondamentali, come il cambiamento climatico e l’inquinamento.
La risonanza mediatica di questi argomenti ha reso noi consumatori più informati e sensibili, dandoci coscienza del fatto che per preservare la terra, per il nostro presente e per le generazioni future, è necessario agire adesso.
Abbassare le emissioni di CO2, ridurre i rifiuti, contenere le microplastiche, sono obiettivi che vanno affrontati a livello internazionale, coinvolgendo soprattutto quei paesi non ancora avviati al riciclo e a una gestione corretta degli scarti.
Sono sfide che vedono diversi attori coinvolti, dai governi, alle industrie, agli utilizzatori finali.
Per quanto riguarda i materiali plastici, le nostre normative nazionali, e quelle dell’Unione Europea, vanno sempre più nella direzione di regolamentare un consumo più consapevole e una corretta differenziazione della plastica da avviare al riciclo.
Allo stesso modo le aziende produttrici sono sempre più attente a progettare imballaggi più leggeri, prodotti con materiale riciclato, e quanto più possibile performanti in fase di riciclo.
Ora l’ultimo miglio spetta a noi consumatori, che con i nostri comportamenti virtuosi possiamo massimizzare gli sforzi di tutti e ridurre l’impatto ambientale della plastica.
La plastica è un materiale prezioso, impiegato in moltissimi settori e che ancora oggi è fondamentale per diverse produzioni, in campo alimentare, medicale, della componentistica per la mobilità e l’elettronica di consumo. Eliminarla è impensabile, perché non esiste, in molti casi, un materiale sostitutivo migliore, che abbia le stesse caratteristiche tecniche e che sia più vantaggioso dal punto di vista del profilo ambientale.
Ma non è l’eliminazione quello che l’ambiente ci chiede.
Sappiamo oramai che la plastica, se correttamente differenziata, può avere molte vite, riducendo così notevolmente la quantità di rifiuti, ma anche permettendo di risparmiare l’estrazione di materie prime, e l’energia e le emissioni di CO2 necessarie per la produzione di materiale vergine.
La plastica è una risorsa importante se inserita all’interno di un’economia circolare, ovvero un processo di produzione che si autoalimenta, riducendo gli sprechi e con grandi vantaggi per l’ambiente.
In questo percorso, noi consumatori abbiamo un ruolo fondamentale, proprio perché siamo l’anello che consente alla plastica di arrivare alla destinazione dove può essere riciclata.
In quest’ottica svolgere una buona differenziazione dei rifiuti è alla base del processo di riciclo.
Conoscere come funziona la raccolta differenziata nel nostro Comune, sapere dove vanno conferiti i diversi oggetti, non abbandonare i rifiuti nell’ambiente, sono doveri civili che ci coinvolgono, e che servono a garantirci salute e benessere.
Il riciclo delle materie plastiche è sicuramente importantissimo, ma non è l’unico comportamento virtuoso che noi consumatori possiamo adottare.
Con le nostre scelte d’acquisto possiamo privilegiare quelle aziende impegnate nell’utilizzo di plastica riciclata per i packaging dei loro prodotti, e che riducono il peso delle loro confezioni.
Possiamo scegliere le ricariche o i detersivi concentrati, perché quelli che possono sembrare pochi grammi di plastica in meno a imballaggio, su scala globale si traducono in tonnellate di rifiuti risparmiati.
Inoltre, i nostri comportamenti quotidiani, possono diventare delle buone abitudini con benefici importanti per il pianeta.
Possiamo imparare a riutilizzare i contenitori in plastica prima di destinarli alla spazzatura, in tanti modi.
I pack dei detersivi possono essere riempiti nuovamente con le ricariche di prodotto, ma non solo: bottiglie e contenitori vuoti possono trasformarsi in annaffiatoi, portapenne, vasi, decorazioni, e tanto altro, bastano un po’ di fantasia e manualità.
Ancora, una tendenza che ci arriva dai paesi del nord, ma che sta velocemente prendendo piede anche da noi, è quella di approcciare il mondo del ‘second hand’, soprattutto per gli oggetti in plastica non riciclabili.
Gesti semplici e piccole accortezze possono fare la differenza.
A volte pensiamo che alcune situazioni siano fuori dalla nostra portata e che le nostre scelte siano ininfluenti, invece dobbiamo comprendere che le nostre azioni non hanno un riscontro solo sulla nostra vita, ma insieme a quelle di tutti gli altri, hanno il potere di cambiare l’impatto della plastica sul pianeta.