Il Riutilizzo della plastica è uno degli step fondamentali, insieme al riciclo, per ridurne l’impatto ambientale. 

Ed è anche uno degli aspetti su cui l’Europa vuole puntare maggiormente l’attenzione. 

Verso la fine del 2022, la Commissione europea ha infatti proposto un regolamento per aggiornare il Circular Economy Action Plan del 2020, che vuole intervenire, oltre che sull’eliminazione degli imballaggi superflui e inutili, e sull’incentivazione del riciclo, anche sul riuso delle confezioni in plastica. 

Per favorire il riutilizzo o la ricarica degli imballaggi, l’Europa chiede che le aziende mettano a disposizione dei consumatori una certa percentuale dei loro prodotti in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili. 

Naturalmente questo implica uno sforzo notevole di adeguamento da parte delle aziende, e un maggiore impiego della ricerca per trovare soluzioni innovative e convenienti, che sempre di più siano utili a ridurre l’impatto ambientale della plastica sul Pianeta. 

Ma un pezzo importante di questo ‘futuro’ è già qua, perché le bottiglie in PET riutilizzabili sono già state prodotte e commercializzate. 

Ricordiamo brevemente che la plastica PET è quella preferita per il packaging degli alimenti, per diversi fattori: è un polimero inerte, quindi non modifica o viene modificato da ciò con cui è a contatto, è resistente, leggero, trasparente, ed è anche la plastica più riciclata e riciclabile. 

Oggi, a questi vantaggi, possiamo aggiungere la caratteristica che può anche essere utilizzata per creare contenitori riutilizzabili. 

L’azienda produttrice ALPLA ha recentemente sviluppato e immesso sul mercato bottiglie in PET riutilizzabili, che hanno diversi plus: 

  • essere più leggere del vetro 
  • essere costituite anche da PET riciclato 
  • sostenere almeno 15 cicli di riutilizzo 
  • essere adatte a contenere acqua e bibite gassate. 

Questo consente alle bottiglie in PET di essere ancora più sostenibili. 

Il riutilizzo si traduce in valore aggiunto.  

Una bottiglia in PET riutilizzabile, che dura almeno 15 cicli, può rimanere sul mercato fino a 3 o 4 anni, riducendo notevolmente l’impatto del packaging alimentare sull’utilizzo di risorse esauribili.  

Inoltre, pur essendo riutilizzabili come le bottiglie in vetro, pesano anche il 90% in meno di queste, abbassando in maniera sensibile le emissioni di carbonio a seguito del loro trasporto e della loro produzione. 

Sappiamo che CO2 ridotta si traduce in un contributo importante a una maggiore protezione del clima e dell’ambiente. 

Proprio questo è quello che chiedono molti consumatori: prodotti più sostenibili da poter utilizzare facilmente nella vita di tutti i giorni. 

Aziende che ascoltano i loro clienti, insieme a produttori innovativi e attenti alla sostenibilità possono dare vita a prodotti come questo.